Ray Kurzweil è forse il futurista più famoso del mondo. Tra i suoi successi si annoverano la legge dei ritorni acceleranti, in cui si afferma che la tecnologia migliora a ritmi esponenziali; alcune previsioni sui computer negli anni ’80 (più precisamente che un computer avrebbe battuto un uomo a scacchi entro il 1998), e che il mondo potrebbe collegare le reti in un qualche sistema globalmente connesso a metà degli anni ’90, quello che oggi chiamiamo internet.
Ora, Kurzweil parla del solare. In un’intervista a Grist spiega perché non è affatto preoccupato per il cambiamento climatico, e come le fonti energetiche rinnovabili diventeranno dominanti molto prima di quanto pensiamo. E speriamo abbia ragione anche stavolta.
Una delle mie tesi principali è che le tecnologie dell’informazione crescono in modo esponenziale nella capacità, potenza, larghezza di banda e così via. Se si acquista un iPhone oggi, è due volte più buono di com’era due anni fa per la metà del costo. Questo sta accadendo con l’energia solare – si raddoppia ogni due anni. E non è stata avviata due anni fa, ma 20 anni fa. Ogni due anni, abbiamo il doppio dell’energia solare nel mondo. Oggi, il solare è ancora più costoso rispetto ai combustibili fossili, e nella maggior parte delle situazioni, ha ancora bisogno di sovvenzioni o di circostanze particolari, ma i costi stanno scendendo rapidamente. Ci sono solo pochi anni di distanza dalla parità.
Adesso l’energia solare corrisponde a circa mezzo punto percentuale di energia del mondo. Le persone tendono a respingere le tecnologie, quando sono così poco diffuse. Ma raddoppiando ogni due anni, questo significa che mancano appena otto bienni prima di soddisfare il 100% dell’energia mondiale di cui abbiamo bisogno. In pratica appena 16 anni. Potremo aumentare il nostro utilizzo di energia elettrica nel corso di tale periodo, in modo da aggiungere un altro paio di bienni (anche se i sostenitori del risparmio energetico non sarebbero d’accordo), e dunque in appena 20 anni il nostro fabbisogno energetico verrà soddisfatto solo con il solare.
Si legge un certo ottimismo nelle parole di Kurzweil, anche se non è l’unico a sostenere che la tecnologia presente oggi stesso sia già sulla buona strada per essere quella del futuro. Purtroppo però se quel ragionamento si è dimostrato corretto per quanto riguarda le tecnologie informatiche, è difficile che possa essere confermato in quelle energetiche, dato che le scoperte e la diffusione sono molto meno frequenti che per quanto riguarda i computer. Inoltre, a differenza del mondo informatico, attualmente c’è una certa opposizione al mondo delle energie pulite, proveniente dalle lobby del petrolio, del nucleare e del carbone, le quali potrebbero ostacolare questo processo di transizione verso un mondo “solare”. Di certo vent’anni fa le lobby delle macchine da scrivere non si sono opposte alla nascita dei computer, altrimenti probabilmente questi terminali si sarebbero diffusi con molto più ritardo. Speriamo ugualmente che Kurzeil ci possa smentire.
[Fonte: Treehugger]
nadir 23 Febbraio 2011 il 10:29 pm
ma non dire cavolate!!!!!!!!!!!!!