L’Adidas, come molte multinazionali, è spesso nel mirino degli ambientalisti per pratiche di produzione non proprio eco-friendly. Ma forse qualcosa, in un mondo sempre più green, sta cambiando. L’Università RMIT di Melbourne, in Australia, ha recentemente firmato un contratto di ricerca per 207.000 dollari (circa 150 mila euro) con il colosso dello sport, per identificare la capacità di pratiche sostenibili per le produzioni in Indonesia.
Il progetto è stato battezzato The Sustainable Manufacturing Initiative (iniziativa per la produzione sostenibile) e vedrà impegnati, secondo l’università, i ricercatori in tecnologia dello sport, produzione sostenibile, sviluppo sostenibile, energia sostenibile e gestione della catena di rifornimento dei tessuti.
William Anderson, responsabile degli affari sociali e ambientali dell’Asia-Pacifico per il Gruppo Adidas, ha spiegato in un comunicato stampa:
La RMIT ha assicurato questo successo in base ai loro punti di forza nell’ingegneria, nella profondità di comprensione dei processi di produzione sostenibili e per il costante impegno per l’istruzione nella regione, che è esemplificato dai loro campus in Vietnam.
Il comunicato stampa allude anche alla possibile creazione di un Istituto regionale di produzione sostenibile con lo scopo di fornire una formazione standard per le operazioni di fabbricazione in Indonesia, Cina e Vietnam, per una possibilità che potrebbe essere considerata in una fase finale del progetto.
La RMIT ha alle spalle una lunga storia nella progettazione sostenibile, soprattutto grazie al suo centro dedicato che ha sperimentato molte iniziative di eco-design ed ha fornito una grande quantità di ricerche nei settori dell’industrial green design, sui materiali da costruzione, gestione e smaltimento dei rifiuti, del ciclo di vita e altro ancora. Per non parlare di una vasta fonte di pubblicazioni sul design verde.
Va dato atto ad Adidas che questo non è il primo tentativo di svolta ecologica del suo campo di progettazione e produzione responsabili. Il marchio sportivo ha l’obiettivo di diventare diventare una società ad emissioni zero intorno al 2015. Qualcosa già si muove in questa direzione: il taglio nell’utilizzo di energia del 20%, il taglio complessivo del 30% delle emissioni di carbonio grazie all’approvvigionamento di energia pulita e la riduzione del consumo di carta del 50% sono stati i primi importanti passi in questa direzione. L’obiettivo al 2012 è rendere il 100% delle calzature Adidas ed il 20% dei prodotti di abbigliamento sportivo in parte o completamente costituiti da materiali sostenibili.
[Fonte: Treehugger]
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