Mille treni in più per i pendolari. Questo l’appello di Legambiente, affinchè venga potenziato il sistema di trasporto ferroviario nazionale, rispondendo così alle esigenze dei viaggiatori e alle sempre più numerose richieste di nuove corse da parte di studenti e lavoratori.
Si fa un gran parlare di coscienza ecologica e di educazione allo sviluppo sostenibile, spesso anche con una sottile, ma neanche tanto, vena polemica nei confronti dei cittadini italiani, impreparati e diseducati al cambiamento verso un modus vivendi maggiormente rispettoso dell’ambiente e meno inquinante.
Ma, a conti fatti, cosa fa di concreto lo Stato per incentivare e offrire ai cittadini la possibilità di un vivere ecologico? Ultimo esempio, ma non meno grave, proprio quello dei treni.
Non è affatto vero che la maggioranza dei lavoratori e degli studenti ama prendere l’automobile, ma davanti ad un sistema di trasporto pubblico scadente, che rischia di non far arrivare in orario al lavoro o a lezione, che protrae interminabilmente le attese tra una corsa e l’altra, che costringe a stare pigiati gli uni sugli altri, pagando un biglietto, tra l’altro sempre più salato, senza neanche potersi sedere, strattonati, compressati come sardine, beh sfido chiunque, per quanto ecologista sia, a preferire all’auto i mezzi pubblici.
L’allarme lanciato da Legambiente, che chiede l’immediata introduzione di mille treni in più per i pendolari, mette in luce le contraddizioni di uno stato che dice di voler intraprendere una svolta in senso ambientalista, ma poi non muove un dito neanche nei provvedimenti più semplici. Ad esempio, come si spiega che la richiesta di treni cresce da parte dei pendolari, la domanda è aumentata del 14,5% tra il 2001 e il 2007, mentre i finanziamenti e gli investimenti rimangono rigidamente fermi e il numero di trasferimenti inalterati dal 2000?
Non si può certo pensare di rispondere ad una domanda di incremento del trasporto pubblico, da parte degli utenti, con il mantenimento dello status quo. Sarà anche vero, in parte, che i cittadini italiani amano usare l’automobile piuttosto che il treno, ma se magari i trasporti fossero più efficienti le cose potrebbero migliorare.
Ermange 11 Novembre 2008 il 2:41 pm
Finalmente!! Lo dico da ex-pendolare che ha perso un sacco di ore della sua vita su un treno in ritardo. Criticano le nostre abitudini di trasporto senza pensare alle pessime condizioni offerte dai mezzi alternativi (purtroppo non solo i treni).
Nonostante sia sempre ben felice di sentire proposte a favore del miglioramento delle nostre ferrovie, sono sempre più disincantato e temo che anche questa volta la proposta rimanga tale.
Paola Pagliaro 11 Novembre 2008 il 2:59 pm
Certo, condivido appieno il tuo disincanto… ma bisogna essere fiduciosi, in molti Paesi e grandi città, grazie a metropolitane e tram, si è riusciti a potenziare il trasporto pubblico, rendendolo maggiormente efficiente. In Italia, finchè non si investirà in questo settore, aumenterà il traffico, cresceranno gli incidenti stradali, la quantità di emissioni… anch’io sono stata pendolare e ho affrontato numerosi disagi… come soluzione, visto che il trasporto pubblico lascia a desiderare, ho trovato casa vicino ai luoghi di mio interesse… ma questa non è una soluzione permanente e soprattutto non è un’alternativa che puo’ valere per i cittadini che desiderano lasciare in garage la macchina senza soffrire lo stress cronico e i disagi cui sono sottoposti oggi i pendolari! Le grandi capitali che ho visitato, come New York, Atene, Parigi offronn servizi di trasporto migliore, non solo le metropolitane, ma anche bus e treni arrivano in orario. Speriamo che il governo si decida ad investire nel potenziamento del trasporto pubblico, come soluzione a più di un problema!