Tra i posti più inquinati del pianeta purtroppo non ci sono solo aree insalubri per antonomasia come strade e fabbriche, ma anche le scuole. Di questo aspetto inquietante ci eravamo già occupati in passato, quando abbiamo pubblicato uno studio europeo che dimostrava come il livello di PM10 e CO2 nelle aule superava nella gran parte dei casi gli standard considerati sicuri.
Ora le istituzioni hanno deciso di reagire e così il Ministero della Salute ha redatto un documento denominato “Linee di indirizzo per la prevenzione nelle scuole dei fattori di rischio indoor per allergie ed asma” in cui Governo, Regioni, Province, Comuni e Comunità montane si impegnano ad applicare una serie di normative per ridurre l’inquinamento indoor nelle aule scolastiche.
Le linee guida riguarderanno non soltanto le zone di studio, ma anche le aree esterne e la mensa, dove dovranno essere eliminati, o almeno ridotti all’osso, gli elementi inquinanti e gli agenti allergenici, con l’obiettivo di garantire “stili di vita salutari”. Essenzialmente il documento si può riassumere in 9 punti:
- Eliminazione dell’esposizione al fumo di tabacco, sia attivo che passivo.
- Controllo dell’aria interna.
- Eliminazione delle fonti di muffe e allergeni.
- Riduzione dell’esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici.
- Elaborazione di protocolli per la pulizia degli ambienti esterni, verde scolastico e per la manutenzione interna dell’edificio.
- Manutenzione regolare degli impianti di riscaldamento, condizionamento e areazione dei locali.
- Aggiornamento e revisione dei progetti per gli impianti nuovi o per la ristrutturazione di quelli vecchi.
- Campagne di comunicazione per promuovere la salute negli edifici pubblici che mettono in contatto le scuole con gli istituti di prevenzione.
- Formazione del personale scolastico, ma anche degli studenti e delle loro famiglie.
In pratica si tratta di ammodernare strutturalmente degli edifici, ma anche una mentalità che ha portato la scuola italiana allo sfacelo in cui si trova oggi, e cioè edifici fatiscenti in cui la fa da padrona l’incuria. Una situazione che rischia di comportare conseguenze gravi sulla salute come eczemi, asma e riniti allergiche, per citare solo le patologie più comuni ravvisate tra gli alunni.
[Fonti: Casa e Clima]
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