OGM
OGM è l’acronimo di Organismo Geneticamente Modificato, ossia un essere vivente il cui patrimonio genetico è stato modificato dall’uomo con tecniche di ingegneria genetica, stabilite dalla Direttiva europea 2001/18/CE in:
- tecniche di ricombinazione del patrimonio genetico che comportano la formazione di nuove combinazioni di molecole di DNA, RNA, o loro derivati, attraverso l’uso di un vettore di molecole; nonché il loro inserimento in un organismo ospite;
- tecniche che comportano l’inserimento diretto in un organismo di materiale genetico preparato al suo esterno;
- tecniche di ibridazione o fusione cellulare per la costruzione di cellule vive con nuove combinazioni di materiale genetico.
Il primo OGM fu ottenuto nel 1973 da due ricercatori americani che riuscirono a clonare un gene di rana all’interno di un batterio, l’Escherichia coli, per dimostrare che era possibile trasferire materiale genetico da un organismo all’altro. La comunità scientifica nel 1974 decise di imporre una moratoria internazionale all’uso indiscriminato della tecnica del DNA ricombinante, il National Institutes of Health redasse anche delle linee guida (1976) tuttora seguite dai laboratori di tutto il mondo.
Nel 1976 il gruppo Genentech produsse attraverso il batterio Escherichia coli proteine umane ricombinanti, tra cui l’insulina, commercializzata dal 1981, data di inizio dell’industrializzazione del settore biotecnologico e della produzione di terapie non invasive. Negli anni 1988 negli Stati Uniti vengono prodotti le primi sementi e piante geneticamente modificate: soia, mais, cotone e riso. Nel 1992 nella Conferenza di Rio sull’Ambiente e lo sviluppo, viene firmata la Convenzione sulla Biodiversità. Dopo due anni, nel 1994 vengono commercializzati i primi prodotti agroalimentari GM.
Nel 2000 viene proposto il Protocollo di Cartagena sulla biosicurezza della Convenzione sulla Diversità Biologica, per preservare il patrimonio genetico e la biodiversità. Il protocollo è firmato da 20 paesi e approvato dall’Italia nel 2004, ma affinché entri in vigore occorrono le firme di altri 50 Stati. Mentre cresce il dibattito sugli OGM, a Taiwan nel 2003 vengono venduti i primi animali GM per la casa: pesci d’acquario fluorescenti ottenuti dall’inserimento di geni di medusa; dal mese di dicembre 2003 venduti anche negli USA ma ancora banditi nei mercati europei.
Il dibattito sugli OGM in ambito agroalimentare è relativo ai rischi per la salute e per l’ambiente, per l’impatto economico-sociale dell’inserimento di colture OGM in aree rurali soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, ma anche per l’induzione di resistenza negli insetti infestanti e non, come le api e le farfalle. Attualmente gli OGM sono coltivati in oltre 114 milioni di ettari di terra, di cui il 51% si trova negli Stati Uniti. In Italia, Regno Unito, Danimarca, Svezia, Finlandia, Slovenia e Ungheria la coltivazione di piante OGM è vietata, ma non la loro importazione.
Per approfondire:
[Fonti: Wikipedia; Greenpeace; Verdi]
[Foto: badpolitics; verdi]
Commenti (3)