Smart grid, la rete intelligente italiana che fa gola agli Usa

Il modello di smart grid, rete intelligente, sviluppato dall’Italia in collaborazione con la Corea del Sud, suscita l’interesse degli Stati Uniti, intenzionati ad acquisire il know how italiano, stando a quanto riportato dall’Ansa. Se infatti il nostro Paese ha molto da imparare dagli USA in quanto a produzione di energia, per quanto riguarda invece la distribuzione i ruoli di invertono e le nostre tecnologie la fanno da maestro.

Se n’è parlato a Washington, nell’ambito del forum sull’Energia Pulita promosso dall’Amministrazione Obama e che vede la partecipazione del nostro ministro dell’Ambiente, l’onorevole Stefania Prestigiacomo, e del sottosegretario allo Sviluppo Economico, Stefano Saglia. Alla presenza dei ministri dell’Ambiente e dell’Energia di altri 23 Paesi, la delegazione italiana ha avuto l’occasione di mettere a confronto, e speriamo sia proficuo, la sua esperienza nel campo delle energie rinnovabili, e di conoscere più a fondo i modelli energetici del resto del mondo.

Finora il modello di Smart Grid made in Italy, al momento operativo in via sperimentale in Corea del Sud, ha raccolto l’entusiasmo e l’adesione al programma di Stati Uniti e Belgio, ma non si escludono ulteriori consensi.
In sintesi, si tratta di una rete elettrica interattiva, che si compone di contatori digitali intelligenti che permettono un risparmio sui consumi, diminuendo gli sprechi e aumentando l’efficienza energetica, immettendo elettricità da fonti rinnovabili nella rete, accendendo gli elettrodomestici quando le tariffe sono più basse e c’è meno richiesta, inviando il surplus di energia di alcune zone ad altre in deficit e così via: un sistema che ha potenzialità infinite per il risparmio energetico in fase di distribuzione dell’energia. Come ha spiegato lo stesso Saglia:

A livello sperimentale il sistema riguarda per ora quattro regioni. Cominciamo da Campania, Puglia, Calabria e Sicilia. Ma stiamo ottenendo grande successo a livello internazionale. A questo programma hanno già aderito Canada, India, Giappone, Regno Unito e la Commissione Europea.

Il progetto internazionale a cui fa riferimento il sottosegretario allo Sviluppo Economico è l’International Smart Grid Network, che vedrà coinvolti diversi Paesi per promuovere le reti intelligenti e stabilire un quadro comune relativo agli impatti e ai benefici. Nelle smart grid l’Italia ha intenzione di investire 31 milioni di euro in cinque anni.

[Fonti: Ansa Ambiente&Energia; Agi]

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