Il Louvre, il celebre museo parigino, sposa la causa della rivoluzione ecologica e si converte al risparmio energetico, scegliendo i Led per illuminare le sue opere d’arte. L’ente pubblico ha infatti siglato un accordo con Toshiba Group per il rinnovamento in chiave efficienza energetica dell’illuminazione del museo.
Il gruppo giapponese, leader nel settore, fornirà le apparecchiature per le lampadine LED (diodi ad emissione luminosa) e sosterrà le spese necessarie a fare nuova luce sulla celebre Piramide visibile dall’esterno, sulla Cour Napoleon e sulla Cour Carré, l’ingresso principale. Entro il 2012 si prevede saranno installate ben 4.500 nuove luci che illumineranno pareti e tetti.
Il museo di Parigi non è il primo a passare ai LED: il nuovo Museo Magritte di Bruxelles, inaugurato nel 2009, li utilizza per dei moduli che animano le finestre e segnalano l’edificio.
Da parte sua, Toshiba vuole scalare il mercato dei LED in particolare in Francia: il gigante giapponese ha iniziato la commercializzazione dei suoi LED nel Paese a gennaio e punta a raggiungere 600 mila lampadine distribuite tra la vendita a privati e l’illuminazione a LED per le aziende francesi.
Nel complesso, i LED consumano, in media, quantitativi di elettricità 5-6 volte inferiori rispetto alle lampadine tradizionali, emettono meno calore e hanno una durata molto più lunga. Ma le loro prestazioni restano da migliorare in termini di potenza e, soprattutto, sono molto più costose delle lampadine ad incandescenza (fino a venti volte in più), anche se i prezzi stanno iniziando gradualmente a ridursi.
La spinta di regolamentazione del mercato è arrivata dall’UE che ha deciso di vietare le lampadine ad incandescenza entro il 2012, e di sostituirle con lampadine a più alta efficienza energetica, così come alcuni stati degli Stati Uniti. Un’efficace leva: nel 2020, i LED potrebbero rappresentare il 46% del mercato dell’illuminazione per gli edifici commerciali ed industriali e dell’illuminazione privata, stando ad un recente studio.
L’impatto positivo sull’ambiente sarebbe considerevole: l’illuminazione rappresenta infatti ben il 17,5% del consumo mondiale di elettricità.
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