Dopo 7 mesi di stallo, finalmente qualcosa comincia a muoversi in sede europea per quanto riguarda lo sviluppo delle auto elettriche. Se le aziende automobilistiche sembrano entusiaste di poter produrre dei veicoli completamente puliti, il vero ostacolo è rappresentato da un problema di praticità. Al momento infatti è molto complicato fare il pieno, le colonnine di ricarica non sono molto diffuse e la ricarica stessa è talmente lenta da permettere un “pieno” solo con l’attesa di diverse ore.
Per questo, a seguito di una richiesta di 50 compagnie elettriche pervenuta nell’ottobre scorso di prendere provvedimenti in tal senso, il Consiglio europeo si è espresso ieri con un provvedimento sostanziale: il roaming internazionale (cioè l’uniformità delle modalità di ricarica delle auto, che diventa standard in tutta Europa).
Proprio come avviene per i cellulari, da cui il termine è stato preso in prestito, il roaming è una procedura mediante la quale si permette la standardizzazione delle modalità di ricarica, di approvigionamento, del trattamento dei dati e di far riferimento al proprio fornitore nazionale anche se ci si trova all’estero (sempre all’interno dell’Ue ovviamente).
Ma nella giornata di ieri si è discusso di un problema forse ancora più importante degli standard, e cioè la fonte di energia da utilizzare per le auto elettriche. E’ inutile infatti eliminare dalle strade le auto a benzina se poi l’elettricità utilizzata proviene sempre dal petrolio o dal carbone. Per questo Eurelectric, la lobby delle compagnie elettriche europee, ha chiesto che si possano utilizzare le energie rinnovabili, e per evitare cali di tensione dovuti alla discontinuità di tali fonti, è stata proposta una tecnica chiamata “rete intelligente” che dovrebbe mettere in comunicazione tutte le colonnine di tutt’Europa per scambiarsi energia nei momenti in cui da una parte ce n’è in abbondanza e dall’altra invece è scarsa.
Secondo Eurelectric, al momento l’Europa ha la capacità di ricaricare il 10% delle auto elettriche presenti nel Continente senza alcun problema, considerando solo le strutture già pronte. Essendo un campo nuovo, è sicuramente un buon inizio, e si chiede dunque di aumentare e migliorare i punti di ricarica. Per questo, per l’Italia, una prima reazione è arrivata da Milano, dove il sindaco Letizia Moratti ha annunciato che entro la fine dell’anno verranno installate nella città 200 colonnine di ricarica, ed inoltre ha presentato il taxi del futuro, completamente elettrico. Il veicolo, prodotto da Volkswagen, ottimizza gli spazi e sarà al 100% a zero emissioni. L’unico problema è che per vederlo in azione bisognerà aspettare il 2013.
Fonte: [Ansa]