Martedì scorso, 20 aprile 2010, nella Regione Puglia la Giunta ha approvato un importante provvedimento che “apre”, nel campo delle energie rinnovabili, agli impianti fotovoltaici da installare sugli edifici pubblici. A darne notizia è stata Loredana Capone, Assessore allo Sviluppo economico nonché Vice Presidente della Regione Puglia, sottolineando con grande soddisfazione come in questo modo sul territorio pugliese venga impressa una svolta in materia di politiche energetiche.
Il provvedimento ha un’importanza rilevante per lo sviluppo della filiera del fotovoltaico in quanto apre all’iscrizione nell’albo regionale di quei soggetti che prenderanno in affitto i tetti e le aree degli edifici pubblici con la finalità di realizzare gli impianti fotovoltaici. Nell’albo regionale, quindi, potranno iscriversi i locatari, ed in particolare soggetti quali le società cooperative, artigiani, imprese individuali e, tra gli altri, anche le società commerciali e società concorrenti che decidono di costituire dei raggruppamenti temporanei d’impresa.
L’affitto delle aree e dei tetti spetta alle Province o ai Comuni con la finalità di installare i pannelli fotovoltaici e, quindi, migliorare le prestazioni energetiche degli edifici adottando soluzioni di sostenibilità ambientale. Agli Enti locali, in particolare, sulla base del disciplinare approvato dalla Giunta della Regione Puglia, spetta di cofinanziare il progetto per una quota pari al 15%, ma grazie agli introiti da locazione della superficie pubblica sarà possibile coprire interamente la spesa; il Comune, infatti, può dare in affitto non solo i tetti, ma anche parcheggi e pensiline.
Per trovare i soggetti ai quali affittare le aree ed i tetti, la Regione Puglia metterà a punto una lista dalla quale si potrà attingere sono solo con la finalità dell’installazione del fotovoltaico sui tetti, ma, ad esempio, per poter fruire sul territorio comunale di altri servizi come, tra gli altri, l’illuminazione di aree e piazze con il fotovoltaico unitamente alla manutenzione degli impianti stessi. In questo modo i Comuni della Puglia potranno anche ottenere sensibili risparmi di tempo e di denaro.