Nei prossimi dieci anni in India saranno stanziati con un nuovo progetto la bellezza di 50 miliardi di dollari. Niente di strano se non fosse che a mettere sul piatto questa montagna di soldi è una sola società, la Airvoice Group, la quale si vanta del fatto che quello annunciato dalla società è il maggior singolo investimento messso a punto nel mondo per le fonti di energia rinnovabili. Il progetto è a dir poco ambizioso, visto che si punta a produrre energia attraverso la realizzazione di impianti aventi una potenza pari a complessivi 13.000 MW, ovverosia oltre tredici volte l’attuale potenza installata cumulata su tutto il territorio italiano. Il progetto sarà realizzato attraverso un mix di impianti eolici e di impianti fotovoltaici; nel dettaglio, i parchi eolici avranno una potenza complessiva cumulata pari a 3.000 MW, mentre altri 10.000 MW arriveranno dagli impianti fotovoltaici.
Le aree in cui si realizzeranno gli impianti, in accordo con quanto riporta la controllata di Enel Enel Green Power, sono dei terreni marginali o incolti situati nel Sud-ovest del continente indiano. La realizzazione dei 13.000 MW avverrà chiaramente per gradi e porterà immancabilmente la Airvoice Group a stipulare delle partnership strategiche; il piano di realizzazione del progetto prevede che si possa partire nell’anno 2013 con la realizzazione di 300 MW di potenza da impianti eolici e fotovoltaici attraverso la creazione di una joint venture della quale Airvoice Group avrà poco più della maggioranza del capitale, mentre la restante quota sarà posseduta da un gruppo a controllo statale.
Nel frattempo, già a partire dal prossimo mese di marzo, in accordo con quanto dichiarato dal direttore esecutivo di Airvoice Group, Sanjay Kapoor, la società dovrebbe già avviare l’appalto per le turbine degli impianti eolici. Complessivamente, Airvoice Group prevede di completare il progetto in cinque grandi step per realizzare gli impianti su un totale di dodici siti che sono giù stati identificati. A regime, il progetto garantirà un enorme abbattimento delle emissioni ma avrà anche dato posti di lavoro “green” a tantissime persone.