Il simbolo della politica nucleare francese sulla Torre Eiffel

di Redazione 2

Secondo il più recente dei rapporti sulle risorse nucleari realizzato dalla Ianea-Nea l’uranio rimanente ammonterebbe a 3,3 milioni di tonnellate.
Il consumo attuale assorbito dalle centrali di tutto il mondo è oggi di circa 70 mila tonnellate.
Risultato: con questo andamento le riserve si esauriranno in molto meno di settant’anni.

Un problemino semplice semplice che potrebbe risolvere persino un bambino delle scuole elementari e che invece proprio non riescono a risolvere i cari grandi (di che?) otto della Terra, che hanno deciso che è giusto costruirne altri mille di reattori nucleari. Forse per accelerare la fine delle provviste, in previsione di un lungo lunghissimo inverno terrestre senza energia alcuna?


Intanto la politica energetica del nostro cugino (belle parentele abbiamo!) Sarkozy, forse troppo distratto da Carla Bruni per riuscire a dedicarsi al problema delle centrali che lasciano scorrere fiumi di radioattività, è sempre più improntata verso il potenziamento del nucleare.
L’idea è addirittura quella di una nuova Epr. E noi di questo siamo contenti, perchè in questo modo potremo dire, come tanto piace a noi italiani: “Guardate, in Francia lo fanno, facciamolo anche noi!“.

La protesta di Greenpeace a Parigi è culminata il 13 luglio nell’esporre uno striscione di 15 metri per 15 sulla Torre Eiffel, sospeso tra il primo e il secondo piano.
Il manifesto rappresentava il logo radioattivo ed è stato posizionato proprio nel punto in cui sono state incastonate le stelle dell’Unione, in onore di Sarkozy, che ha ora il mandato di Presidente della Commissione Europea.

I manifestanti (ovviamente arrestati immediatamente) volevano sottolineare, con questo gesto, l’incoerenza della politica energetica francese, non in linea con la road map europea che prevede un’esclusione del nucleare fino al 2020.
Nonostante gli incidenti di Tricastin dei giorni scorsi, il governo francese prospetta la costruzione di nuovi reattori.
L’ennesimo segno della follia generale che sta colpendo l’Europa e il mondo intero in cui si vuole assolutamente e a tutti i costi (e i costi sono tanti!) vedere nel nucleare l’unica fonte di energia possibile e del “futuro”! Questa espressione, poi, piace molto ai governi della terza età, che tra una dose di viagra, una sniffata di coca e qualche bella statuina se ne vengono con i loro bei discorsi scritti da altri e declamano solennemente: energia del futuro! Ma il futuro di chi? Svegliamoci!

Commenti (2)

  1. Complimenti per il vostro sito, leggo ogni giorno i vostri post e per me ha un effetto rinvigorente sulla mente, come il viagra :-). Saluti.

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