Gli scienziati hanno proposto un metodo insolito per il taglio del consumo di carburante degli aeromobili: gli jumbo jet devono volare in formazione, come le oche. La prospettiva di flotte di aerei che solcano attraverso il cielo in stormi a forma di V, come gli uccelli migratori, è sorprendente. Tuttavia, la ricerca da parte degli esperti dell’aviazione ha dimostrato che questo metodo potrebbe portare a notevoli riduzioni nel consumo di carburante degli aerei.
Il lavoro segue una ricerca svolta quasi 100 anni fa da un ricercatore tedesco, Carl Wieselsberger. Nel 1914, ha pubblicato un documento in cui si calcola che gli uccelli che volano in formazioni a V utilizzano meno energia per sbattere le ali di quella dei voli singoli. Per questo gli stormi possono volare per periodi più lunghi di quelli che viaggiano per conto proprio.
Wieselsberger ha dimostrato che la corrente in questo modo non crea attrito con le loro ali, ma anzi, le favorisce dandogli un’ulteriore spinta aerodinamica. Questa idea è supportata da osservazioni di scienziati francesi che hanno studiato i grandi pellicani bianchi addestrati a volare alle spalle di un aereo. La squadra – dal Centre National de la Recherche Scientifique, Villiers-en-Bois – ha rivelato che i tassi di fatica degli uccelli scendevano quando volavano insieme.
Volano in formazione per risparmiare energia
ha spiegato il capo-ricercatore Henri Weimerskirch. Tali esperimenti indicano che i 25 uccelli più grandi, come pellicani o oche, volano in una formazione a forma di V per viaggiare oltre il 70% in più rispetto a come non farebbero da soli. Molti dei grandi viaggi migratori, che coprono alcune migliaia di chilometri, sarebbero impossibili senza il risparmio energetico effettuato col volo di gruppo, dicono gli scienziati.
Ma gli ingegneri dell’aviazione hanno preso queste scoperte e le hanno adattate alla loro logica, proponendo di far volare gli aerei in formazione V, in modo che possano beneficiare di effetti simili al risparmio energetico. Secondo il professor Ilan Kroo, della Stanford University, California, le compagnie aeree potrebbero ottenere sostanziali riduzioni del consumo di carburante. In un calcolo, il team ha previsto tre aerei passeggeri che lasciano Los Angeles, Las Vegas e San Francisco, in rotta verso la costa orientale degli Stati Uniti. Nell’esercizio ipotetico, gli aerei si incontrano sullo Utah, e continuano il loro viaggio in una formazione a V, con aerei che a turno guidano la formazione. Il gruppo ha scoperto che l’aereo utilizza il 15% di carburante in meno e produce meno anidride carbonica durante il volo in formazione rispetto a quando viaggia da solo.
L’industria del trasporto aereo è destinata a diventare l’emettitore di gas serra più importante nel corso dei prossimi due decenni, ed i capi delle compagnie aeree sono disperatamente alla ricerca di modi per ridurre il consumo di carburante. I voli in formazione potrebbero essere la risposta.
Fonte: [The Guardian]
enone 29 Dicembre 2009 il 12:37 am
Se Questi Scienziati Andavano A Correre Tutti Insieme In Bici 😉 Mentre Andavano Al Lavoro Invece Di Usare La Loro Automobilina Inquinante Forse Si Sarebbero Accorti Che L’Ultimo (o chi stava in fondo diciamo) Faceva Mooolta Meno Fatica A Pedalare 😉
Rimane Quindi Sempre Il Problema Dei Primi Che Comunque Il Carburante Per Fare Da Traino A Chi Sta Dietro Dovranno Bruciarlo… 😉
Marco Mancini 29 Dicembre 2009 il 11:16 am
si, ma il discorso è che se il primo brucia 100, quello dietro brucia 90, e presumibilmente quello dietro ancora brucia 80, mentre se ognuno va per conto proprio, bruciano tutti 100!