Ultimatum dell’Unione Europea all’Italia sullo smog

di Redazione Commenta

L’Italia e altri 8 Paesi dell’UE hanno ricevuto un ultimatum sul tema della tutela dell’ambiente: o si adatteranno a prendere provvedimenti per migliorare la qualità dell’aria oppure saranno deferiti alla Corte di Giustizia Europea. L’intevento dell’UE, che pone come scadenza la giornata di oggi, ha lo scopo di spingere i Paesi che in questo momento sono indietro sul tema della protezione dell’ambiente ad adottare ulteriori misure e fare ancora qualche sforzo per migliorare l’aria che i cittadini europei respirano.

qualità aria città

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L’invito per gli stati membri è quello di mettersi in regola rapidamente, rispettando quelle regole già stabilite da tempo ma mai rispettate per troppi anni, con riferimento in particolare alle direttive europee che regolano il superamento delle soglie massime e dei limiti di Pm10 e NO2.

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Ecco come, sul sito del Ministero dell’Ambiente, si è espresso il ministro Gianluca Galletti con una dichiarazione ufficiale:

Si concluderà domani, così come richiesto dalla Commissione Europea, con l’invio di un nuovo documento, la trasmissione del dossier relativo alle misure messe in campo per il miglioramento della qualità dell’aria. Si tratta dell’illustrazione di interventi, prevalentemente in materia di energia e mobilità, che non erano stati ancora portati a conoscenza della Commissione Europea e che completano il quadro articolato dei provvedimenti che il Governo ha adottato in questo campo. Confido che il Commissario Vella, con il quale abbiamo intensamente e proficuamente collaborato in questi anni, comprenda l’entità dello sforzo messo in campo dal nostro paese per adottare soluzioni strutturali e permanenti in grado di risolvere un problema antico ma riacutizzato dai cambiamenti climatici”.

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