Il livello del mare è salito di 60 centimetri in più rispetto al previsto durante l’estate appena trascorsa, lungo la costa orientale degli USA, tanto da sorprendere anche gli scienziati che effettuano previsioni sulle fluttuazioni periodiche. La causa immediata dell’imprevisto aumento è stata ora risolta. I funzionari degli Stati Uniti dicono in una nuova relazione che non è stato il riscaldamento globale. Ma la ragione di fondo rimane un mistero.
Di solito, la previsione delle maree stagionali e del livello del mare sono governate dai movimenti conosciuti e dalle influenze gravitazionali dei corpi celesti come la luna, ha dichiarato Rich Edwing, vice direttore del Center for Operational Prodotti Oceanografico e Servizi a disposizione US National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA). Ma i telefoni NOAA hanno cominciato a squillare durante questa estate, quando i residenti sulla East Coast si sono ritrovati con più acqua del previsto nelle loro case, in una situazione molto simile a quelle di eventi atmosferici come le tempeste tropicali.
L’aumento allarmante che ha causato solo lievi inondazioni costiere sta togliendo il sonno agli scienziati. Ora una nuova relazione ha individuato i due principali fattori dietro questo fenomeno nel cambiamento dei livelli della Corrente del Golfo e nel vento costante dal nord-est Atlantico. La Corrente del Golfo è una superstrada delle acque dell’oceano che arriva al largo della costa orientale degli USA e porta via una certa quantità d’acqua.
Ma questa estate, per ragioni sconosciute, “la corrente del Golfo ha rallentato,” spiega Edwing, inviando l’acqua verso le coste e facendo salire il livello del mare all’improvviso. Aggiungendo che l’aumento sostenuto dei venti d’autunno dal nord Atlantico è arrivato alcuni mesi prima, ecco spiegato un contemporaneo aumento della corrente d’acqua verso la costa.
Le acque hanno causato disagi per alcuni pescatori e diportisti e confuso un po’ la costa.
Un paio di spiagge di sabbia dove normalmente pescavamo sono state “mangiate”. E il volume d’acqua è superiore a quello che è normalmente
ha spiegato Paulie Apostolides, proprietario del Tackle Paulie in Montauk a Long Island (New York). Ancor prima che il nuovo rapporto fosse noto (la NOAA lo ha pubblicato il 2 settembre) Apostolides ha detto che molti pescatori locali avevano già attribuito il livello del mare al vento “feroce” da nord-est.
Ma la confusione di fondo rimane. Perché la Corrente del Golfo rallenta? Perché il vento è cambiato? A queste domande Edwing della NOAA ha detto:
Non abbiamo le risposte.
Forse il riscaldamento globale non c’entrava direttamente, ma indirettamente pare proprio ci abbia messo lo zampino.
Fonte: [National Geographic]
giovanni.bertoni.ecologiae 19 Settembre 2009 il 6:40 am
ogni cosa per voi è riconducibile al riscaldamento globale…anche il fatto per cui mi sono alzato alle 6 stamattina.scusate lo sfogo ma siete un po monotoni.ecologia non è solo questo
Paola Pagliaro 19 Settembre 2009 il 10:12 am
Prego, si sfoghi pure… ma come può notare sulla sua destra le categorie di cui ci occupiamo e che aggiorniamo costantemente non si limitano al solo riscaldamento globale, è ovvio che essendo l’argomento più scottante degli ultimi anni e proliferano gli studi in questo ambito. Non siamo noi che riconduciamo tutto al riscaldamento globale, bensì gli scienziati dei cui studi ci troviamo a discutere… non ci inventiamo relazioni che non esistono… e se scorre i titoli vedrà che parliamo di energie rinnovabili, di agricoltura biologica, di inquinamento, di bioedilizia, di risparmio energetico…