Il lavaggio “a secco” è destinato a diventare il futuro della pulizia grazie ad una lavatrice che utilizza il 90% in meno di acqua, rispetto ad un normale ciclo di lavaggio. Questa futuristica macchina non è poi nemmeno tanto lontana dall’arrivare nelle nostre case, dato che si preve possa entrare in commercio in Europa già entro la fine del 2011.
Il dispositivo, sviluppato a Leeds (Gran Bretagna) da Xeros Ltd, sostituisce l’acqua con piccole sfere di plastica che risucchiano le macchie, facendovi risparmiare tantissimo in bolletta. Il processo Xeros utilizza perle di nylon grandi 3 millimetri che possono arrivare in tutte le fessure e pieghe dell’abbigliamento, e possono essere riutilizzate centinaia di volte. Dopo che il ciclo di lavaggio è completo, le sfere si scaricano con l’acqua con la centrifuga.
L’amministratore delegato di Xeros, Bill Westwater, ha dichiarato:
Il risparmio netto in acqua, detersivo ed energia elettrica, compreso il costo delle perle, si calcola in un risparmio di circa il 30% per l’utente.
Egli sostiene che la macchina è stata testata con successo su una gamma di tessuti macchiati di tutto, dal fango, al vino rosso, dal curry alle macchie di inchiostro delle penne a sfera. Secondo l’Energy Saving Trust, poco meno di un terzo dell’energia domestica viene utilizzato per riscaldare l’acqua. Le lavatrici occupano circa il 15% del consumo di acqua in famiglia. Secondo i loro calcoli, se nel Regno Unito tutte le lavatrici fossero convertite al sistema Xeros, le emissioni di carbonio risparmiate sarebbero l’equivalente dell’eliminare 1,4 milioni di auto dalla strada.
L’idea di base dei polimeri è venuta per la prima volta a Stephen Burkinshaw, un chimico dell’Università di Leeds, il quale ha lavorato per 30 anni sul tentativo di migliorare la tintura delle materie plastiche utilizzate nei tessuti. Qualche anno fa si rese conto che le macchie sui vestiti agivano in un modo simile ai coloranti, e si chiese se poteva usare materie plastiche per attirare le macchie.
Dopo aver sperimentato una vasta gamma di materie plastiche, capì che la migliore era il nylon. Grazie a una proprietà fisica del materiale, le perle di nylon attirano le macchie nella loro superficie e, col 100% di umidità, la struttura molecolare della plastica diventa amorfa, così le macchie vengono attirate al centro delle perle.
Non solo sono in grado di risucchiare la macchia dagli indumenti, ma sono anche in grado di garantire che non avvenga nuova deposizione sui vestiti
evitando così il fastidioso fenomeno dei capi scoloriti che macchiano gli altri. Una volta ultimata la loro vita, le perle possono essere raccolte e riciclate.
Fonte: [The Guardian]