La Virgin Vacations ha stilato la classifica delle 11 città più “comode” per i ciclisti. Questa classificazione si è basata su una metodologia elaborata dalla Lega dei ciclisti americani (LAB), nota come The Bicycle Friendly Communities Campaign, che si avvale di cinque criteri: ingegneria, incoraggiamento all’uso della bicicletta, istruzione, possibilità di usare la bicicletta e la pianificazione stradale.
Non stupisce affatto che nessuna città italiana compare tra le prime 11. Tre delle prime cinque città si trovano negli Stati Uniti (in tutto sono 4, mentre 7 sono europee), e questo ha sorpreso un po’ anche gli americani stessi, i quali ritengono che le loro città non siano molto eco-friendly. Ma in realtà sono le uniche tre città americane ad aver ottenuto lo status Platinum della Lega. Dopo il salto la lista.
La Virgin Vacation elenca le seguenti undici città come le più accessibili e amichevoli per le biciclette, anche se ammettono ci sono molte altre città che meritavano tale titolo, ma sono rimaste fuori dalla lista:
1. Amsterdam, Paesi Bassi
2. Portland, Oregon, USA
3. Copenaghen, Danimarca
4. Boulder, Colorado, USA
5. Davis, California, USA
6. Sandnes, Norvegia
7. Trondheim, Norvegia
8. San Francisco, California, USA
9. Berlino, Germania
10. Barcellona, Spagna
11. Basilea, Svizzera
Come con qualsiasi classifica, sicuramente si potranno trovare dei nei o dei cavilli per ribaltarla, anche se non sorprende affatto trovare Amsterdam al primo posto, un po’ come tutta l’Olanda, il Paese per le biciclette per eccellenza. Secondo la lega dei ciclisti, sono questi i punti che rispecchiano le città americane, ma che si possono tranquillamente ritrovare anche nelle metropoli europee:
• il 40% di tutti gli spostamenti sono entro due miglia da casa;
• il 50% della popolazione attiva fa spostamenti per il lavoro di non più di cinque miglia;
• oltre l’82% dei viaggi per cinque miglia o meno sono fatti con veicolo a motore;
• le famiglie spendono il 18% dei loro introiti per i trasporti;
• il 98% di tali spese viene dedicato all’acquisto, l’uso e la manutenzione di automobili;
• le famiglie spendono più per la guida che per l’assistenza sanitaria, istruzione e cibo;
• più di un terzo del reddito delle famiglie più povere viene bruciato nel trasporto.
Tutte considerazioni che non si farebbero se usassimo tutti di più la bicicletta.
Fonte: [Treehugger]