Alexandra Prokopenko, vittima disastro di Chernobyl
Ci stanno raccontando un mucchio di p… ehm di bugie sul nucleare e su questo tanto discusso accordo Berlusconi-Sarkozy, che più che un patto tra due nazioni mi sembra a tutti gli effetti un accordo tra due persone. Primo, e forse anche ultimo motivo più che sufficiente senza citarne altri, perchè il nucleare in Italia sono in molti a non volerlo, prime tra tutte alcune delle regioni che dovrebbero ospitarlo, tra cui si vocifera la Sardegna, e ricordiamo che lì la destra ha appena vinto le elezioni, ma ad installarsi in casa propria un bel reattore non ci pensa proprio. Piuttosto dovranno passare sul mio corpo, tuona Ugo Cappellacci, il neo-eletto presidente fino a qualche giorno fa abbracciato amabilmente in campagna elettorale a Berlusconi. Arriverà anche ad Arcore questo urlo di dissenso di un membro del suo stesso partito?
D’altro canto Berlusconi se la cava con i paroloni non compresi dalla massa, come al solito, e snocciola con soddisfazione una sintesi dell’accordo che poco dice del dove, come, quando e a che costo procederemo:
La Francia ci trasmetterà il suo know how e sarà più facile il passaggio dell’Italia al nucleare.
Ad ogni modo l’Ecodem che rappresenta gli ecologisti democratici (un altro di quei gruppi ambientalisti che secondo l’informazione pubblica è meno reticente verso il nucleare?) ha diffuso i dati veri sull’accordo nucleare italo-francese. Le vere cifre. Sentiamo un po’ nel Paese delle mezze verità dov’è andata a finire stavolta l’altra metà.
Riprendiamo un comunicato Ansa che riporta la nota diffusa dall’Ecodem (il grassetto è nostro):
Servirebbe più ”serietà e competenza” nell’informare su costi e benefici del nucleare: lo afferma una nota degli Ecodem che contrappone i propri numeri alle ”falsità” diffuse sull’accordo italo-francese. Primo falso, le minori scorie: ”Innanzitutto le quattro nuove centrali nucleari da 1,6 GW a tecnologia francese, da costruire nella penisola, la prima delle quali (secondo l’accordo) da ultimare entro il 2020, non produrranno meno scorie: questi impianti di III generazione consumano infatti oltre 30 tonnellate di uranio arricchito all’anno che inevitabilmente generano rifiuti radioattivi”.
Secondo falso, la quota di produzione: ”E’ stato affermato che le quattro centrali produrranno a regime il 25 per cento del consumo nazionale: un dato assolutamente falso. Infatti quattro centrali da 1,6 GW potranno al massimo produrre 45 TWh che oggi rappresentano solo il 13 per cento del consumo nazionale”.
Terzo falso, la necessità di avere una maggiore produzione di elettricità: ”Non è assolutamente vero che l’Italia importa una grande quantità di energia elettrica dall’estero, per lo più dal nucleare francese: dall’estero importiamo solo il 12,5 per cento dell’energia, e il dato interessante è che ben l’80 per cento di quell’energia è prodotta da fonti rinnovabili, e non dal nucleare”.
Quarta ”falsità”, la spesa: ”Le cifre stimate per l’analoga centrale finlandese in costruzione sono raddoppiate rispetto alle previsioni. Occorrono 20 miliardi di euro per quattro centrali, 5 ad impianto – sottolinea la nota Ecodem -. Si tratta di numeri enormi che segnalano la necessità di reperire anche risorse private non ancora identificate. Elementi che evidenziano indubbiamente la non convenienza di questo accordo che si ripercuoterà inevitabilmente sulle tasche dei contribuenti.”
Dove sta la verità sul nucleare? No, perchè ancora una volta la verità in Italia ce la siamo persa… o forse, semplicemente, non è andata in onda…
Luca M 27 Febbraio 2009 il 1:30 pm
Berlusconi una volta disse che col nucleare si rompono le molecole… figurati se ha un’idea vaga di quello di cui si occupa. =D
Paola Pagliaro 27 Febbraio 2009 il 2:12 pm
Si infatti… avrà il premier esperto di nucleare avrà 85 anni quando sarà ultimata la prima centrale, gli interessano poco le conseguenze… ennesimo conto da pagare per un Paese che si lascia governare da generazioni destinata a spegnersi nel giro di un decennio… poi siamo noi però a doverci vivere…
Marco Mancini 28 Febbraio 2009 il 11:10 am
ha ragione travaglio quando dice che siccome la francia sta smantellando le centrali nucleari per passare al rinnovabile, aveva bisogno di qualcuno che le desse una mano ad alleggerire i costi, e l’unico pollo che ha trovato è l’italia.
se volete il mio parere, le centrali nucleari non si faranno mai, però gli aiuti alla francia arriveranno eccome. ancora una volta noi paghiamo per gli altri, senza ottenere nulla in cambio!
hammuraby 7 Dicembre 2009 il 12:26 pm
i “non ben identificati capitali privati” sono quelli dei Grandi Consumatori, societa’ con base a milano che ragruppa Alcoa, tenaris italcementi ecc ecc;
dovrebbe partecipare al 49% ed ottenere l’energia a prezzo di costo…
problema: le opere di compensazione sul territorio sarebbero completamente a carico statale….
battaglia!