Ultime notizie dal Giappone. Dopo che la situazione sembrava essersi stabilizzata a seguito del ripristino dell’elettricità in tutti e sei i reattori della centrale di Fukushima, avvenuto nei giorni scorsi, oggi una colonna di fumo nero sollevatasi dal reattore 3 ha riacceso con più evidenza la crisi.
La Tepco, società che gestisce l’impianto, ha fatto sapere che i tecnici, a lavoro per ripristinare il sistema di raffreddamento, sono stati evacuati dalla sala di controllo del reattore. Quello che sconcerta maggiormente è che l’azienda nucleare non è a conoscenza della causa di questo ennesimo incidente.
Mentre il fumo nero si solleva in aria minaccioso dal reattore 3, a Tokyo a preoccupare, dopo verdura e latte, è l’acqua contaminata. I più esposti ai rischi, come sempre in questi casi, sono purtroppo i bambini. I livelli di radioattività nell’acqua sono giunti, stando ai dati ufficiali forniti dalle autorità locali a 210 becquerel di iodio radioattivo, una dose superiore di oltre il doppio al limite di sicurezza stabilito per i neonati.
Sulla contaminazione dell’acqua nella capitale è intervenuto il governatore di Tokyo, Shintaro Ishihara, che ci ha tenuto a rassicurare la popolazione sui rischi contenuti di simili livelli di radiazioni. Ishihara ha spiegato che non ci sono pericoli immediati per la salute e che l’acqua può ancora essere usata. La paura, tuttavia, è tanta anche perché lo stesso governatore si è affrettato a precisare che per i bambini è opportuno prestare particolare attenzione. Per i più piccoli, infatti, sarebbe
meglio evitare l’acqua del rubinetto.
Il pericolo per i giapponesi, come un incubo che accerchia ogni tentativo di resistenza alla paura, viene dall’aria, dall’acqua, dalla terra, dal cibo. Intanto, anche in Europa è attesa la nube radioattiva. In Italia dovrebbe arrivare nel giro dei prossimi due giorni.
Le radiazioni, rassicurano le autorità, rimarrano comunque al di sotto dei livelli di allarme. Il Ministro della Salute, Ferruccio Fazio, ha precisato che
l’eventuale arrivo in Italia di correnti d’aria provenienti dal Giappone non presenta alcun rischio per la salute. Se anche le correnti dovessero trasportare sull’Italia particelle radioattive provenienti dalla centrale di Fukushima si tratterebbe comunque di quantità infinitesimali, estremamente diluite, che oggi siamo in grado di rilevare grazie agli strumenti sofisticati di cui disponiamo, ma che non avrebbero alcun effetto sulla salute. Si tratterebbe infatti di valori bassissimi, largamente inferiori alle dosi di radioattività naturale.
A monitorare la radioattività il Servizio misure radiometriche del Dipartimento nucleare dell’Ispra. Spiega il climatologo dell’Enea, Vincenzo Ferrara che
Se, a seguito dell’arrivo della nube, le radiazioni in Italia rimarranno pari al fondo naturale, cioé al livello normalmente presente sulla Terra non ci sarà alcun problema. Se però saranno superiori, allora o in Giappone c’é stato un cataclisma, con la radioattività che è arrivata alle quote della media troposfera, oppure c’é stato un altro incidente in Europa di cui nessuno ha avvisato.
Il che, fortunatamente, sembra alquanto improbabile.
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