L’equipaggio della BP ha ufficialmente avviato il cosiddetto “piano D“, rimuovendo il tappo ormai fuori controllo sulla falla nel Golfo del Messico per sostituirlo con uno nuovo, il quale dovrebbe riuscire a contenere l’intera perdita di petrolio. Il problema è che questo nuovo e ambizioso tentativo ingegneristico potrebbe anche peggiorare le cose, almeno temporaneamente.
L’attuale tappo era in grado di deviare l’equivalente di 15.000 barili di petrolio al giorno verso una nave in superficie, e così, non appena è stato eliminato, il petrolio ha di nuovo ripreso a fuoriuscire incessantemente. Kent Wells, vice presidente senior di BP ha promesso che il nuovo tappo più grande e più stretto verrà installato entro la metà di questa settimana. Secondo le previsioni ci vorranno dai 4 ai 7 giorni per completare l’opera.
In questo momento stiamo rispettando i tempi
ha affermato, parlando in un briefing a Houston. Ma i piani di emergenza sono pronti in caso di installazione non riuscita. Infatti anche dopo aver completato l’operazione, almeno per alcuni giorni non avremo la piena certezza che nemmeno una goccia di petrolio possa essere sversata nel Golfo.
La sostituzione si è resa necessaria in quanto il vecchio tappo si stava sciogliendo, permettendo una maggior perdita rispetto al previsto. Quello nuovo invece sarà composto da due pezzi pesanti più di 100 tonnellate e alti 9 metri, i quali dovrebbero finalmente permettere alla BP di raccogliere tutto il petrolio che esce dal pozzo, stimato in un massimo di 60.000 barili al giorno. Esso verrà utilizzato per deviare più petrolio verso le navi per le prossime due o tre settimane, secondo i piani indicati da Wells.
Il nostro intento è quello di avere la capacità di contenere tutto il flusso.
Questo nuovo metodo sarà affiancato da un sistema di raccolta ad imbuto in grado di convogliare fino a 20.000 barili al giorno verso un’altra nave, la Helix Producer, che sarebbe già dovuta partire nei giorni scorsi, ma tutto è stato rinviato a causa dei venti forti e del mare agitato. Wells ha assicurato che il sistema probabilmente inizierà a raccogliere il petrolio già da questa domenica, raggiungendo la piena capacità pochi giorni dopo.
Ciò può contribuire a ridurre la quantità di petrolio che ormai fuoriesce senza ostacoli dalla sommità del pozzo. Un altro sistema, che sta convogliando 8.000-9.000 barili di petrolio al giorno verso un altro pozzo integro, non dovrebbe invece influenzare il lavoro dell’LMRP (Lower Marine Riser Package), ormai noto al mondo come piano D.
Fonte e foto: [New York Times]