La natura offre all’uomo delle sostanze molto simili ai costituenti organici umani, come i
fitoestrogeni presenti nelle piante. Queste sostanze sono
ormono-simili, con una attività ridotta di circa 1000 volte rispetto ai rispettivi
estrogeni femminili, ma la loro assunzione attraverso l’alimentazione oppure per via terapeutica procura enormi vantaggi al corpo umano. Essi comprendono gli
isoflavoni, i
lignani e i
cumestani. Gli
isoflavoni sono le sostanze migliori, per la loro natura protettiva, contenute nei legumi, nella soia, i piselli, il tofu, invece i lignani sono contenuti nei cereali, nella frutta, nell’olio d’oliva, nei semi di lino e nell’orzo, infine i cumestani sono contenuti nel foraggio e nei germogli.
I fitoestrogeni assunti nell’organismo vengono attivati dagli enzimi della flora batterica intestinale e, possono essere assorbiti in maniera diversa a seconda del soggetto, delle condizioni patologiche intestinali, della stipsi e dell’uso di antibiotici.
I fitoestrogeni possono avere un’azione non ormonale o simil ormonale: nel primo caso queste sostanze si legano ai recettori degli estrogeni, funzionando da agonisti deboli ed esplicando funzioni simili. Nel secondo caso essi svolgono azione antitumorale, impedendo la proliferazione cellulare e la trasformazione, indotta da agenti mutanti e da radicali liberi. Una funzione generale dei fitoestrogeni è l’ attività antiipertensiva, antiossidante e anti –infiammatoria.
Uno studio recente ha dimostrato che le donne Giapponesi e Cinesi, nella cui dieta prevalgono alimenti ricchi di fibre e fitoestrogeni, hanno livelli bassissimi di
colesterolo e non soffrono di problemi cardiocircolatori, grazie all’azione protettiva di queste sostanze. Infatti, gli isoflavoni riescono ridurre l’accumulo di colesterolo LDL, riducono l’aterosclerosi e la stasi vascolare.
Ci sono studi epidemiologici che dimostrano la capacita’ di queste sostanze vegetali di proteggere le donne orientali dall’osteoporosi, dal
tumore alla mammella, proprio perche’ la loro alimentazione è piu’ ricca di fitoestrogeni rispetto a quella delle donne americane. Le conoscenze sui loro effetti si sono ampliate nell’ osservazione delle donne in menopausa, che non volendo ricorrere a terapie ormonali classiche, hanno trovato nei fitoestrogeni dei preziosi alleati, capaci di ridurre la ritenzione, il senso di gonfiore e di attenuare eventuali sindromi premestruali. Queste sostanze rappresentano un valido aiuto di cui l’organismo puo’ beneficiare a scopo protettivo e terapeutico.
1 commento su “I fitoestrogeni: quando la natura e l’uomo sono in simbiosi”